Il Vespa Club di Maddaloni al VCADAY2017 di Atessa

Il Vespa Club di Maddaloni torna a portare il nome della città delle due torri oltre i confini regionali. Ed, infatti, la grande passione per la Vespa, la sua storia, la sua cultura hanno fatto in modo che domenica 19 febbraio 2017 nell’accogliente cittadina di Atessa (Chieti) si svolgesse il primo VCADAY2017. A rappresentare a cittadina maddalonese all’evento delle due ruote vi erano Carlo Scalera ed Anna Cafarelli.
Una manifestazione che ha riunito a se numerosi rappresentanti di Club confluiti da molte regioni d’Italia che con una organizzazione superlativa guidata da Nicola Colonna, insieme a tutti i soci del Club vespistico che hanno accolto Roberto Leardi Presidente del Vespa Club d’Italia, Danilo Mantini Referente Regionale, Agostino Mastrorocco e Francesco Muroni due dei quattro piloti del Giro d’Italia in Vespa 2016 e Giada Pauselli del Social network Popolo Vespista.
In questa accogliente cittadina abruzzese si sono voluti ripercorrere i 70 anni di amore su due ruote, un grande amore legato ad una grande passione quella sbocciata e ancora mai spenta tra la Vespa e i suoi fan e collezionisti.
In una accogliente location attraverso filmati dell’epoca si sono ripercorsi gli anni a partire dal 1946 quando per la prima volta furono realizzati i modelli da un lungimirante imprenditorie, Enrico Piaggio.
L’Italia aveva appena superato la criticità del secondo conflitto mondiale e il bisogno di risollevare popolo ed economia era prioritario. La voglia di mobilità a basso costo fu soddisfatta da un primo prototipo MP5 chiamato “Paperino” su cui furono fatte modifiche e migliorie fino a creare quella che sarebbe diventata un mito nel tempo, un prototipo MP6: era nata la Vespa.
Il nome di Vespa fu scelto dallo stesso Piaggio che vedendo il veicolo esclamò: “Sembra una vespa!” Dal 1946 la produzione aumenta vertiginosamente: nemmeno dieci anni dopo era stati realizzati e venduti più di 170.000 esemplari e tantissimi tipi differenti di modelli che hanno scandito il corso della sua leggendaria storia.
Tantissime emozioni sono state regalate alla vasta platea con l’intervento a braccio del Presidente Nazionale Leardi dove ancora una volta ha voluto sottolineare che le nostre vespe sono la creazione di un vero mito anche nel mondo delle arti e del cinema: la Vespa è tuttora esposta nei musei di arte moderna, design, di scienza e tecnica di tutto il mondo, Audrey Hepburn e Gregory Peck la onorarono nel film del 1953 “Vacanze Romane”, ma non è il solo ed unico film che la renderà protagonista. La troveremo anche in film come “Il talento di Mr. Ripley”, in “American Graffiti” e persino nel più recente “Transformers”.
La Vespa nel tempo non è diventata solo un mezzo pratico per muoversi, ma un vero e proprio simbolo glamour, una star assoluta della storia italiana che compie 70 anni.
Presenti all’evento il V.C. Roma, V.C. Acquaviva delle Fonti (BA), Vespa Club Maddaloni (CE), V.C. Fratta Umbertide (PG), V.C. Scauri (LT), V.C. Foggia Gargano (FG), V.C. Lucera (FG), V.C. Pagliare del Tronto (AP), V.C. Thermularum (CB), V.C. Sant’Egidio alla Vibrata (TE), V.C. IL Gigante (TE), V.C. Vespisti a Manetta – Baucina (PA), V. C. Chieti, V.C. Guardiagrele (CH).
Con il VCADAY2017 il vespa club Atessa ha certamente ricordato che la vespa oggi è la due ruote più amata non solo in Italia, ma in tutto il mondo infatti è grande il successo ha riscosso anche all’estero e in numerose pellicole cinematografiche internazionali, con gli anni ha acquisito sempre più fama, rendendola anche una sorta di oggetto da ammirare nei più importanti musei di arte moderna del mondo. La vespa, infatti è considerata come uno dei prodotti di disegno industriale più famosi al mondo nonché più volte utilizzato come simbolo del design italiano. La Vespa è stata esposta nei musei di design, arte moderna, scienza & tecnica e trasporti di tutto il mondo. Fa parte della collezione permanente del Triennale Design Museum di Milano e del MoMA di New York.
“Per il Vespa club di Maddaloni è sta un’altra bella avventura – ha riferito Vincenzo d’Angelo – che ci dà ancora la forza di guardare avanti e a fare sempre meglio, per noi la vespa unisce, per noi la vespa fa storia a sé, non imbastisce concerti di marmitte, non ama far branco, non punta al record. Il bello della Vespa è stare insieme, d’ altra parte, non è andare forte, ma andare con la pioggia o con il sole e arrivare sani e salvi e soddisfatti , fare famiglia, conoscere nuovi posti, farsi una bella magnata e poi ripartire ritornando a casa anche stanchi ma soddisfatti di aver trascorso una giornata tra amici e già pronti per la prossima avventura”.

FONTE: ecodicaserta

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.